I Fuochi Stampa
quartiere liceto

I nostri gusti pirotecnici sono difficili e molto esigenti al tempo stesso ma sappiamo riconoscere le qualità di un “Mastro” e anche di valorizzarle.

mosto.jpgIl primo della lista è Carlitto Mosto di Recco che sparò fino a quando non tradì la fiducia degli anziani e venne dimissionato alla vigilia della festa del 1952.
E’ un aneddoto di vita del Quartiere che vale la pena di raccontare.
In quegli anni la rivalità tra Liceto e San Martino era molto accesa poichè erano i quartieri più grandi e che, insieme a Verzemma, avevano sempre sostenuto la festa con i loro fuochi d’artificio.
In quegli anni Mosto serviva tutti i quartieri eccetto San Martino (che sparava con Manuelo Leverone di Cicagna) e aveva il sogno come fuochista recchelino di sparare un anno per tutti i quartieri.

leverone.jpgNel 1952 senza dire nulla a nessuno si accordò in segreto per sparare anche con San Martino e alla vigilia della festa, nei primi giorni di settembre, si presentò agli anziani di Liceto dicendo loro: “Ora posso anche morire perché finalmente quest’anno sparerò per tutti i quartieri di Recco!”.
Ma immediatamente e con molta sorpresa “Gilli” senza pensarci due volte e con fermezza gli rispose: “Aspetta a morire, perché per Liceto non spari più!”.
Carlitto Mosto non riuscì a coronare il suo sogno e Liceto sparò da quell’anno in poi con Manuelo Leverone che sparò per Liceto fino al 1969 quando in seguito ad un terribile incidente nella sua fabbrica di Cicagna morì insieme al figlio.

basilico_felice.jpgbasilico_gennaro.jpgNel 1970 sparò la ditta Langella di Bologna ma venne già contattato Giuseppe Basilico detto “Garibaldi” che con i suoi figli avrebbe iniziato nel alessi.jpg1971 il rapporto più lungo tra un pirotecnico e il Quartiere Liceto che sarebbe terminato nel 1993 con un solo anno di pausa nel 1988 quando venne a sparare Domenico Alessi di San Benedetto del Tronto.
Grandi artisti delle “giapponesi imbrogliate” e delle “piogge” i fratelli Basilico portarono a Recco la scuola abruzzese fatta di bombe di grande effetto coreografico ma di piccolo calibro tanto che gli altri quartieri lo soprannominarono il fuochista con i “tubi innocenti”!

tonino_russo.jpgNel luglio del 1994 Gennaro e Felice Basilico decisero di ritirarsi e in un momento d’emergenza venne contattato Tonino Russo (“5 botte”) di Melito che sparò solo due anni nel 1994 e 1995, ma con lui la scuola napoletana approdava nel quartiere più anticonformista di Recco.
Grande artista, forse incompreso dalla maggioranza, arrivò a Liceto in un periodo caratterizzato da grandi entusiasmi ma segnato da forti contrasti interni.
Fu una meteora poiché in seguito a due spettacoli non proprio convincenti, si decise di contattare i fratelli Lieto di Visciano senza concedergli una seconda chance.

lieto_ugo.jpglieto_cristoforo.jpgLa collaborazione con i fratelli Lieto è stata caratterizzata sin dall’inizio da rapporti tumultuosi ma è stata coronata da grandi successi tra i quali vale la pena ricordare il 175° quando Liceto sparò per la prima volta anche a giorno.
Ancora una volta Liceto è precursore dei tempi perché con i fratelli Lieto la scuola napoletana di evolve, si avvicina molto ai gusti del pubblico “non tecnico”: bombe lavorate, le classiche fermate e stutate, ma anche artifizi con effetti coreografici e moderni, la pirotecnia del terzo millennio.
Il rapporto con i fratelli Lieto è purtroppo terminato nel 2002 anno tragicamente segnato dalla morte di Salvatore Lieto nell’incidente della fabbrica di Visciano.
Venerdì 30 agosto una telefonata ci annunciava la notizia che in pochissimo tempo faceva il giro di tutto Recco: nessuno avrebbe mai immaginato che una simile circostanza colpisse in modo così forte tutta la nostra città.
A meno di 7 giorni dalla festa ci trovavamo senza la possibilità di onorare la Madonna ma in un’assemblea di Liceto subito a caldo veniva deciso di non trovare un rimpiazzo se non c’era la possibilità di avere il nostro pirotecnico.
Ma ecco che il lunedì seguente poco prima della conferenza stampa, con una telefonata inattesa, Cristoforo Lieto annunciava che se Liceto non aveva provveduto diversamente lui voleva venire a Recco, seppure con mille difficoltà, a sparare ugualmente per onorare la memoria di suo fratello.
Un momento di grande gioia e di commozione che veniva subito condiviso con tutti gli amici!
Fu l’ultimo spettacolo dei fratelli Lieto.
Infatti, i fratelli Carmine, Cristoforo e Ugo, dopo un periodo di riflessione, decisero di proseguire l’attività ognuno per la propria strada e dopo una scelta molto sofferta e travagliata e non poche riflessioni, il Quartiere Liceto decise che dal 2003 sarebbe stato Ugo Lieto a portare avanti la tradizione pirotecnica viscianese a Recco, collaborazione terminata con lo spettacolo del 2012 al termine del quale si decise di voltare pagina dopo 17 anni.

Gianni VaccalluzzoA partire dal 2013 lo spettacolo pirotecnico è stato affidato a Gianni Vaccaluzzo, in arte "Zio Piro", siciliano di Belpasso in provincia di Catania, titolare di un’azienda giovane e dinamica fondata nel 2000 erede di una lunga tradizione di famiglia iniziata nel 1950 per opera del papà Salvatore che ha la sua sede operativa sulle pendici dell’Etna. Un'intesa nata in un pomeriggio di febbraio, dopo lo scambio dei rispettivi pyro-calendari, e suggellata con una cena a base di focaccia col formaggio al termine della quale abbiamo festeggiato anche il compleanno di Gianni con una torta, ovviamente pirotecnica! La scuola siciliana approda per la prima volta a Liceto sul molo di levante per quattro anno fino al 2016.

Giuseppe CatapanoNel 2017 si volta nuovamente pagina e nel mese di febbraio viene suggellato l'accordo con Giuseppe Catapano, Liceto torna nuovamente in terra campana! Napoletano "atipico" di Ottaviano, fuochista per passione e non per tradizione, nel 1994 decide di aprire la propria fabbrica a Saviano, cittadina a nord di Napoli. Famoso per le bombe di scuola italiana, porterà a Recco un mix di classico e innovazione nel solco della tradizione del Quartiere  sempre aperta a nuovi percorsi e idee. Sabato 11 febbraio dopo il sopralluogo sul sito di sparo per valutare tutte le condizioni di sicurezza e con una stretta di mano dal Casetto dei Mascoli nel Bosco Grande abbiamo in breve tempo siglato l’accordo festeggiando a pranzo con una bella focaccia col formaggio e altre specialità della cucina recchellina. Appuntamento all'8 settembre con i nostri fuochi d'artificio alle ore 23.30 dal molo di levante!